La carta presenta macchie provocate da inchiostro acido, gore di umidità e piccole lacerazioni, integrate con restauro. A c. 138r nota: "Numero 7" (cfr. l'indice alle cc. 13r-14v). L'elenco è sottoscritto da frate Giacinto Lupo O.P., che verga la copia su incarico del maestro del Sacro Palazzo Apostolico, teologo personale del papa e autorità competente in materia di censura preventiva per Roma e il suo distretto, che dal 1622 era il domenicano Niccolò Ridolfi. Si veda anche c. 49r.