Per essere libero delle mie azioni il giorno 19 andai dal generale Vespignani per salutarlo ufficialmente e per fargli firmare la lettera che mi lasciava in libertà sin dal 15 febbraio, lettera diretta al Comando del 9° Regg.to Art.a Fortezza da cui dipend.
Virtualmente quindi sono in congedo fin dal 15, qualunque sia la disposizione del Comando del Regg.to di Verona.
Le note che il Capo di Stato Maggiore mi ha scritte sul libretto personale sono un po' lodative e, date le abitudini militari, bisogna contentarsi di esse; qui non ero né artigliere, né combattente, il giudizio è quindi un po' generico:
«Il Capitano Paterna Baldizzi Leonardo presta servizio all'Ufficio Riservato di questo Comando dal 14 gennaio 1918. Nello espletamento delle pratiche affidategli ha dimostrato sufficiente attitudine e molta buona volontà. E' da ritenersi, data la sua cultura, che egli si metterà in grado di rendere un utile servizio presso il Comando superiore territoriale.
Pel complesso delle sue qualità lo giudico Buon Capitano d'Artiglieria M.T. con punti tre.
2 marzo 1918
Il C. di S. M. .. Alfonso De Visa
Confermo Buon Capitano di Art.a di M.t. addetto agli uffici con punti tre – 2 marzo 1918 – Vespignani.
Ed ora:
Il Maggiore Paterna Baldizzi ha continuato a disimpegnare le stesse attribuzioni affidategli presso l?Ufficio Riservato di questo Comando, sempre con buona volontà, zelo ed interessamento.
Nel complesso delle sue qualità lo giudico Buon Maggiore di M.T. di Artiglieria con punti tre.
16 gennaio 1919 – De Visa. Confermato dal generale Vespignani il 23 gennaio 1919»