Venas di Cadore mattino del 20 agosto [1923]
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Siamo andati al Pian dell'Antro o Andro. Lo schizzo a penna della pagina seguente mostra in quale stato è stata ridotta la forte e bella batteria in cupola con pezzi 149 – A nella quale tutti i ritrovati moderni dell'Arma erano stati messi in opera. Una potente dinamo mossa da vapore indipendente da ogni comunicazione, ricordo, dava movimento elettrico a tutte le pratiche di caricamento e movimento dei pezzi, e illuminava le misteriose gallerie scavate nella roccia triassica arenaria, che portavano ai depositi di proiettili, ora collegati come si vede dalle bocche di areazione nel piano del cortile davanti gli ingressi della galleria trasversale che portava alle impostazioni dei pezzi.
Nelle sale circolari, in cui i pezzi avevano movimento di rotazione in corrispondenza del movimento delle cupole non restano che i perni verticali che reggevano la piattaforma fissa il resto è rovina.
Da questa roccia che ha le sue pareti a picco sulla via Nazionale (allora d'Alemagna) alta 1023 a cui si accede per la via Militare che si inizia a Suppiane, sotto Col Vida (1471), - prima di entrare nel territorio di Venas – si difendeva tutta la vallata dell'Alto Boite e la celebre Chiusa, l'importante punto di difesa del Cadore dove sorge il piccolo obelisco da me citato nella nota del 12. Il gonfalone storico che si conserva nella Chiesa di Venas (costruita nel 1842 su disegno del Segusini) fu sventolato, segnale di libertà, dai Cadorini in tutte le loro energiche difese. Di forma quadrata, quadripartito, ha lo stemma veneto nel quadrato superiore di sinistra, l'opposto è giallo, gli altri due opposti sono azzurro in alto amaranto al basso, una scritta così dice: "Gonfalone – Monumento storico che ricorda le patrie battaglie combattute dal popolo Gadorino dall'anno 1508 all'anno 1848, dato dalla Repubblica Veneta a Venas, Capo centuria". Il leone ha vicino lo stemma con una croce sopra.
Al posto della Chiusa era stata predisposta prima della Guerra una Tagliata – ai piedi del colle in cui era stata costruita la fortezza in cupola – Pian dell'Antro – e dal lato della via si affacciano le due bocche delle mitragliatrici appostate allora nelle gallerie dentro monte alle quali si perveniva dall'edificio riprodotto nello schizzo del 13 agosto.
Queste bocche geometricamente create spianando il monte figurano nello schizzo ieri – domenica – completato, eseguito in due riprese…