Parenzo 9 novembre 1921

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Per la via dei martiri raggiungemmo le carceri militari e civili. Nell'atrio in fondo una colonna romana, su un vecchio basamento, coronata da un frammento di trabeazione, segue il posto dove il martire, l'eroe [Nazario Sauro] diede l'ultimo respiro, strozzato dal boia austriaco. Fondo una targa allegorica dello scultore Vito Pardo, posta dalla Lega Navale italiana con questa scritta:
"Nazario Sauro – X-VIII-MCMXVI
La Lega Navale italiana – proclama un sacro tempio – questo pauroso luogo – dove il martirio orrendo di Nazario Sauro – spezzò le catene – alla gloria italiana sul mare - X-VIII-MCMXVI".
Passammo a visitare la cella , dimora del martire, sul letto una grande bandiera il resto religiosamente conservato. Una inferriata di bronzo, modernamente concepita arricchisce d'arte il funesto luogo e idealizza l'orrendo spettacolo di disperazione, che l'animo commosso concepisce.